IL “VI’ DE VISCIOLA” VOLA NEL MONDO CON PAPA FRANCESCO

Per il nono viaggio internazionale del Papa, la carta dei vini papale parla marchigiano, grazie a Vignamato, che porta alla ribalta mondiale un’eccellenza unica del territorio della Vallesina e della propria tradizione. Un nuovo traguardo per la storica azienda vitivinicola di San Paolo di Jesi, unica marchigiana scelta da Alitalia come fornitrice di vini, anche per l’avveniristico padiglione della compagnia e di Etihad Airway, ad Expo.San Paolo di Jesi – Un nuovo alto riconoscimento di stima per l’azienda marchigiana Vignamato, dagli anni ’40 sinonimo di passione vitivinicola e connubio di tradizioni e innovazioni tecnologiche: il suo “Vi’ de Visciola” sta infatti accompagnando i voli di Papa Francesco (con 30 Cardinali e 70 giornalisti internazionali accreditati), nel suo nono viaggio internazionale, che fino al 13 luglio lo porterà in Ecuador, Bolivia e Paraguay. Iniziato il 5 luglio, il viaggio ospita dunque una carta dei vini papale che parla anche orgogliosamente marchigiano e dedica un posto pregiato ad un’eccellenza antica, un unicum assoluto: il “Vi’ de Visciola” Vignamato, una bevanda aromatizzata a base di vino e visciole che trae la sua particolarità dal luogo in cui nasce, la zona dei Castelli di Jesi, e presenta un proprio specifico disciplinare. Prevalentemente utilizzato come vino per dolci, da diversi secoli è una produzione artigianale delle campagne della Vallesina e nasce da un’antica ricetta di metà ‘800. “Le visciole appena raccolte sono messe a macerare con lo zucchero e ad Ottobre vengono fatte rifermentare con mosto pregiato proveniente da uve rosse dei nostri vigneti – spiega Andrea Ceci, nuova generazione alla guida dell’azienda – Il lungo ciclo di produzione e la particolare lavorazione ne fanno una bevanda unica e preziosa”. E la scienza conferma la tradizione, indicando la visciola come una delle poche fonti alimentari di melatonina, potente antiossidante che regola il ritmo cardiaco e il sonno naturale. Il test ORAC (oxygen radicals absorbance capacity, capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno) misura la capacità antiossidante degli alimenti contro i radicali liberi dell’ossigeno presenti nell’organismo, che danneggiano strutture cellulari e DNA. Per quantificare il potere antiossidante, il Dipartimento dell’Agricoltura americano ha elaborato una scala ORAC, che vede la visciola ai primi posti, superando di gran lunga molti altri frutti rossi come mirtillo, fragola e lampone. Privilegiare cibi con un punteggio ORAC elevato significa maggiore protezione contro malattie e tumori. “Da alcuni anni abbiamo incrementato la produzione di “Vi’ de Visciola” e questo ci sta portando molte soddisfazioni e aprendo nuovi mercati esteri – racconta Andrea Ceci – È stato un grande onore essere stati inseriti nella carta dei vini papale: un nuovo attestato di stima, per noi, frutto dell’esperienza e dell’amore che mettiamo nei nostri vini e nelle nostre vigne”. Un riconoscimento che segue a ruota le soddisfazioni di questi ultimi mesi: la premiazione di Andrea Ceci nell’ambito del concorso “Nuovi fattori di successo”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con Ismea e Rete Rurale Nazionale, che ha visto in Vignamato un eccellente esempio di azienda giovane di successo, che ha saputo reinterpretare la tradizione in chiave moderna; e la vittoria dell’Oscar Green, il premio per l’innovazione assegnato dalla Coldiretti Giovani. A coronare un 2015 costellato di traguardi, l’ingresso ad Expo 2015 da una porta di rilievo: Alitalia ha infatti scelto Vignamato come fornitore di vini, unico per le Marche, per l’avveniristico padiglione della compagnia e di Etihad Airway, ad Expo. Nello spazio degustazione vengono infatti serviti Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc classico  “Valle delle Lame”, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc classico superiore “Versiano”, Esino rosso Doc “Rosolaccio” e Rosso Piceno Doc “Campalliano”.

cs