DOPO 14 ANNI TORNA IL CONTRIBUTO DI BONIFICA

A 14 anni dall’ultima emissione torna il contributo di bonifica. L’avviso bonario sarà recapitato in questi giorni a 137.000 proprietari di aree agricole, a 40 gestori del servizio idropotabile della regione Marche e a circa 10.500 proprietari di immobili industriali, commerciali ed artigianali situati all’esterno dei centri abitati. L’importo del contributo è di 1,90 euro ad ettaro per i terreni agricoli in ambito basso collinare-costiero (1,30 per i terreni agricoli in ambito montano-alto collinare) e di circa 1 centesimo per ogni metro cubo di acqua idropotabile per i gestori del servizio. Si stima un contributo medio di 50 euro per ogni proprietà commerciale, industriale o artigianale. “Non si tratta dell’ennesima tassa per mantenere un pachidermico e inutile carrozzone – puntualizza l’amministratore del Consorzio di bonifica, l’avvocatoClaudio Netti – ma servirà per la manutenzione del reticolo idraulico regionale, che si estende per circa18.700 Km, con l’obiettivo di agire concretamente allamitigazione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico. Da quando l’ente è stato “ristrutturato” abbiamo dimostrato in pochi mesi di aver fatto tanto per il territorio e per la manutenzione del reticolo idraulico. Solo attivando il call center, abbiamo dato risposte concrete a tante criticità: su 3080 richieste d’aiuto arrivate, abbiamo eseguito 2796 sopralluoghi e 1.181 sono gli interventi già compiuti o in corso. Abbiamo anticipato per il territorio oltre 3 milioni di euro”.

La vicenda del contributo di bonifica si trascina dagli anni ’90, quando la Regione Marche propose la soppressione dei consorzi di bonifica ed il trasferimento della loro funzione alle Province, compreso il trasferimento della riscossione del contributo. Quella legge venne annullata e si determinò una situazione di stallo, il cui risultato fu il completo abbandono della manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Nel 2008 la conferenza Stato-Regioni impegnò le Regioni al riordino dei consorzi di bonifica e la regione Marche, dopo una sperimentazione nel territorio maceratese durata 3 anni, ha approvato una legge con cui ha soppresso i precedenti consorzi istituendo un unico consorzio regionale. “Il nuovo Consorzio – rimarca l’amministratore dell’Ente – prima dell’emissione del contributo, ha avviato la propria attività sul territorio conseguendo risultati positivi come dimostrano gli interventi realizzati. In questo modo noi chiediamo ilcontributo a “consuntivo” dei lavori già fatti”.

Questo sistema consente alle Marche anche di godere del contributo ordinario dello Stato per tale attività che va ai contribuenti sotto forma di detrazione dal reddito.Infatti il contributo è fiscalmente detraibile. “Non si può porre rimedio a vent’anni di incuria in pochi mesi – sottolinea Netti – ma è importante aver invertito la rotta per contribuire a rendere più sicuro il territorio. Ovviamente anche la Regione e lo Stato dovranno fare la loro parte così come avviene in altri territori investendo in prevenzione per la mitigazione del dissesto idrogeologico”.