LA GUAZZA DI SANTO GIOANNNO FA GUARI’ DA OGNI MALANNO

“E’ usanza ancora oggi diffusa – spiegano gli storici Balilla Beltrame e Aldo Pesetti – quella di raccogliere il 23 giugno fiori ed erbe da tenere all’esterno in un catino a bagno durante la notte. Oggi, quest’acqua bagnata dalla rugiada notturna, viene utilizzata per lavarsi volto e braccia. Si dice che questo procuri giovamento alla pelle e che sia anche una protezione contro i malanni. Come recita il detto: ‘La guazza di Santo Gioanno fa guarì da ogni malanno’. Gli ingredienti tramandati dai nonni: fiori di ginestra, foglie di noce, un ciuffo di brocano, alcuni petali di rose, rametti di maggiorana, erba della concordia, erba della madonna.” Da qualche anno a Fabriano, per ridare vita a questa tradizione, si trovano anche dei sacchetti già pronti contenenti le varie erbe, e c’è anche chi ha avuto l’idea di realizzare la “carta di San Giovanni”, mescolando fiori e foglie insieme alla cellulosa.

M.A.