TURISTI IN CENTRO PER IL PALIO. STASERA I GIOCHI POPOLARI

Affluenza da record per le infiorate artistiche del Palio di San Giovanni Battista. Nonostante il maltempo, in tanti, anche da fuori regione, hanno raggiunto Fabriano per tuffarsi nella rievocazione medioevale. Sono arrivati gruppi dal Veneto, dalla Toscana, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. Un riconoscimento importante per più di 400 volontari che hanno lavorato alle infiorate. “Con nostra grande soddisfazione – spiega il presidente dell’ente Palio – siamo entrati a far parte del gruppo Palii e Contrade d’Italia, che conta all’attivo 13 Palii e Contrade in tutta Italia. E’ un’ottima vetrina per appassionati e non che sta crescendo in maniera esponenziale sia in termini di pubblico che in numero di collaborazioni con altri Enti. Potrebbe essere anche un’occasione per creare nuove relazioni con persone di grande esperienza nel settore con cui poter scambiare idee e partecipazione per lo sviluppo turistico di Fabriano.” Domenica, intanto, il temporale che si è abbattuto sulla città ha creato non poca preoccupazione tra gli organizzatori. “La festa non è stata guastata dal danno che ha provocato la pioggia – spiegano da Porta del Piano – perché i volontari hanno lavorato molto per un’opera di qualità e i complimenti dei visitatori ripagano tutto!” A causa di un vetro rotto nella parte destra della navata la pioggia è caduta proprio sull’infiorata. Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco che ha sistemato la finestra per evitare ulteriori danneggiamenti. Questa sera, intanto, l’appuntamento è in Piazza del Comune con la Giostra dei giochi popolari alle ore 21,30. L’albo d’onore vede – a partire dall’anno 2000 – la Pisana sul podio con 5 vittorie, Porta del Piano con 4, Borgo 3 e Cervara con 2. Ieri sera in tanti hanno partecipato all’Oratorio della Carità al convegno “Il fiume e la città: Fabriano e il Giano”. Insieme agli storici Federico Uncini, Giancarlo Castagnari, Chiara Castiglia, Marika Ragni e Giampaolo Ballelli è stata ripercorsa la storia delle origini e dello sviluppo della città e del ruolo fondamentale che ebbero a riguardo il fiume Giano e le sue acque. Spazio a numerosi interventi, filmati e ricostruzioni. “Anche se non è possibile stabilire come, quando e da chi i Fabrianesi hanno appreso l’arte della fabbricazione della carta e conoscere i motivi che hanno determinato lo sviluppo di questa manifattura in un centro collocato tra i monti dell’Appennino marchigiano, tuttavia è evidente che il fiume, la creatività degli abitanti, la tradizione della popolazione attiva, l’ambiente sociale favorevole alle innovazioni hanno offerto il terreno valido – spiega lo storico ed ex sindaco Giancarlo Castagnari – per intraprendere nuove attività con nuovi investimenti per far decollare un settore produttivo che in pochi decenni diverrà il fattore trainante dell’economia locale e nel tardo Medioevo farà di Fabriano la culla della carta occidentale.”

Nella foto gli Sbandieratori che hanno aperto lo spettacolo inaugurale di domenica.

Marco Antonini