CELLULARI E VACANZE, I 10 ERRORI DA EVITARE PER RISPARMIARE

Dall’albergo all’ombrellone, dal ristorante alla piscina le vacanze possono diventare una vera corsa a ostacoli per il già magro portafoglio di molti italiani. Che tagliano su parecchie spese ma sono sempre più connessi e anche in vacanza non rinunciano a cellulari e Ipad. Ma questo potrebbe costare caro se si è deciso di trascorre le ferie all’estero, dalle capitale straniere alle spiagge tropicali, dall’alto mare alla giungla.

Ecco in 10 punti stilati da Facile.it i comportamenti da mettere in atto e quelli da evitare perché la ”bolletta” del cellulare non costi più della vacanza stessa.

UN SMS PUO’ BASTARE? – Quando si viaggia all’estero il cellulare si connette a reti diverse da quella della compagnia che ha emesso la sim. Il roaming ha costi variabili a seconda dell’operatore cui ci si appoggia e della nazione in cui ci si trova. Quando si è all’estero si paga anche per ricevere le chiamate, mentre non si paga nulla per ricevere SMS: meglio preferire quelli quando possibile.

ATTENTI A WHATSAPP – Viaggiando all’estero, se non si ha un piano che includa l’uso della connessione dati, una delle maggiori fonti di spesa può diventare la connessione ad Internet che può arrivare a consumare in pochi giorni anche 200 euro di traffico. Diverse app, ad esempio quelle di instant messaging come WhatsApp o WeChat, si connettono periodicamente per controllare la presenza di nuovi messaggi o aggiornamenti. In questo caso può convenire disattivare la connessione dati in roaming e accedere a Internet solo quando è presente una connessione WiFi, spesso offerta gratuitamente dagli hotel.

OCCHIO ALLA SVIZZERA – Occhio all’Eurotariffa, vale a dire quella che impone un costo massimo per la comunicazione in roaming: è legata non ai paesi europei in genere, ma solo a quelli facenti parte dell’Unione europea. Paradossalmente viene applicata in Martinica, nella Guyana francese e nell’isola di Réunion, tutte legate alla Francia, ma non necessariamente nella vicinissima Svizzera o in Albania.

MEGLIO UNA SIM LOCALE – Come detto, le tariffe di roaming esterne all’Ue dipendono dagli accordi che il proprio operatore ha con quelli esteri e sono in genere piuttosto elevate. A livello di voce possono variare da 1 euro al minuto fino a 6 euro al minuto per i paesi più esotici. Per la connessione dati le tariffe sono alquanto proibitive, variando da 1 euro/MB fino a quasi 30 euro/MB. Se si prevede di restare in un paese estero per un periodo prolungato e di chiamare i numeri di quel Paese (anche solo l’albergo), può convenire attivare una sim locale.

CHIAMARE DALLA NAVE – Se si naviga, già a pochi chilometri dalla riva il segnale diventa troppo debole per chiamare. Su alcune navi da crociera e traghetti è possibile connettersi alla rete cellulare della nave, in roaming marittimo. Le tariffe dipendono dagli accordi tra il proprio operatore e quello presente sulla nave, e variano tra 1,67 euro e 3 euro al minuto per le chiamate effettuate, 30 centesimi e 3 euro al minuto per le chiamate ricevute, 26 centesimi e 90 centesimi per sms.

MARCARE A ZONA LA TARIFFA – Se di desidera usare il telefono all’estero per periodi brevi, tutti i principali operatori propongono offerte per comunicare che, attivate in aggiunta al proprio piano, includono soglie di traffico ad un costo fisso che dipende dal Paese in cui ci si reca. Alcuni pacchetti valgono per l’Europa, altri anche per diverse zone del mondo. Attenzione però ad attivare la promozione giusta: ogni operatore divide il mondo in Zone, non necessariamente identiche a quelle geografiche: verificate prima sul sito dell’operatore quale sia quella in cui vi recherete.

AVVENTUROSI SI’ MA COL TELEFONO – Nelle aree remote, non coperte dalle normali antenne, per connettersi è necessario avere un cellulare particolare o un adattatore per smartphone. Tramite sim di Tim, Vodafone o Wind è possibile poi connettersi alle reti satellitari, ma i costi sono molto elevati, fino a 6€ al minuto per le chiamate effettuate. Comunque poco se lo considerate in raffronto al pericolo di rimanere bloccati nel mezzo della giungla o in un’isola deserta.

ANCHE IN ITALIA POSSONO ESSERCI PROBLEMI – Anche viaggiando in Italia, infatti, è possibile che il proprio operatore non fornisca una buona copertura nelle zone rurali e montuose. Gli operatori proprietari di rete permettono di verificare la copertura tramite appositi servizi sui propri siti. È quindi possibile sapere in anticipo se la compagnia cui siamo legati fornisce copertura nel luogo in cui andremo. Per gli operatori virtuali, come PosteMobile o Fastweb Mobile, basta fare riferimento al sito dell’operatore di appoggio.

LE TEMPISTICHE – Attivare promozioni o condizioni speciali sulla propria utenza può comportare, soprattutto nei periodi di vacanza, tempi variabili. Meglio recarsi in un negozio del proprio operatore telefonico almeno una settimana prima di partire in modo che tutto sia pronto.

MAPPE ON LINE E SITI MOBILE – A incidere sui costi sono principalmente i tempi di connessione, ma quando si viaggia talvolta è necessario consultare mappe, liste, guide. Meglio quindi scaricare nel proprio smartphone tutto quello che serve e poi consultarlo offline nel momento opportuno. Dallo smartphone è bene preferire la navigazione sui siti mobile che comporta tempi di connessione inferiori e quindi costi più contenuti.

Cinzia Conti – Ansa