FEDERFARMA ANCONA: “SPESA OSPEDALIERA IN CRESCITA, +40%. POTENZIARE RUOLO FARMACIA TERRITORIALE”

“Se è vero che il primo controllore della distribuzione e della vendita al pubblico dei farmaci deve tornare ad essere il farmacista, è vero anche che l’abuso del consumo dei farmaci, che viene registrato a livello nazionale, è anche una questione di cultura”. È quanto sostiene il presidente della FEDERFARMA Ancona dott. Luigi Galatello, dopo il rapporto nazionale OSMED 2013: “Come si curano gli italiani?” realizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che fotografa, attraverso i dati sul consumo dei medicinali e sulla spesa farmaceutica, lo stato di salute della popolazione. Da una parte nelle Marche la situazione della spesa territoriale rispecchia il dato generale italiano – continua il presidente Galatello – con l’aumento del consumo non rilevante, appena lo 0,5% dopo anni di contrazioni. Inoltre è importante ricordare che le Marche sono l’unica regione d’Italia in cui non si pagano ticket sulle ricette, a parte la differenza tra farmaco di marca ed equivalente, quota che l’assistito è libero di evitare. Preoccupa invece il dato sul fronte ospedaliero dove si registra un aumento del 40% ingiustificato e che fa emergere forti dubbi anche su alcune politiche distributive, dopo i recenti scandali di furti nei distretti della ASL. La spesa ospedaliera va controllata e rivista. Come? Ritornando a potenziare il ruolo della farmacia territoriale – afferma Galatello – infatti essa è tradizionalmente il primo ed il più prossimo presidio della distribuzione e della vendita al pubblico di medicinali. Inoltre le farmacie e i grossisti intermedi sono molto più sicuri e vigilati dei piccoli magazzini delle ASL, facili preda di furti o truffe. Infine, la questione più grave dell’abuso degli antibiotici: qui è anche questione di cultura. I cittadini si sono abituati a chiedere al medico, al primo sintomo di malattia da raffreddamento, la cura basata sull’antibiotico, per bisogno più di tranquillità che di reale problema. Bisogna capire che il farmaco è necessario solo in casi di emergenza: dev’essere un rimedio e non una mera speranza! Anche per questo la figura dal farmacista può essere utile per una preziosa funzione di “educatore” sull’uso corretto dei farmaci e sulla gestione iniziale di alcune piccole patologie stagionali.